Chi non ha mai avuto il desiderio di preservare la propria fanciullezza in eterno? YURY quark vi porta a fare la conoscenza di chi è riuscito a farcela senza passare dall’Isola che non c’è. Il segreto dell’eterna giovinezza? Chiedetelo a axololt, salamandre e tritoni.
Non sanno volare e non vivono sull’Isola che non c’è, ma qualcosa in comune con Peter Pan l’ hanno comunque: non diventeranno mai grandi. Di chi parliamo?
Alcuni anfibi urodeli, di cui fanno parte salamandre e tritoni, hanno sviluppato la capacità di mantenere dei caratteri larvali per tutta la vita senza mai compiere lo sviluppo completo e passare allo stadio adulto. Questo particolare fenomeno è chiamato neotenia o pedogenesi ed è caratteristica di anfibi come i Proteidi.
Completamente acquatici questi organismi vivono in grotte e ne fanno parte i generi di Proteus e Necturus. Questi anfibi mantengono per tutto l’arco della loro vita le branchie esterne e un aspetto larvale, ma sviluppano comunque delle gonadi funzionali per potersi riprodurre. Negli anfibi come le rane, il girino, che è lo stadio larvale, comincia a metamorfosare nello stadio adulto grazie a ormoni tiroidei che coinvolgono specifici recettori nei tessuti bersaglio.
Questo non avviene invece negli anfibi neotenici, che non metamorfosano mai o quasi nello stadio adulto. Si riconoscono infatti diversi tipi di pedogenesi, quella più pura si riscontra nel Proteus anguinus, rintracciabile nelle caverne del Carso triestino e della Slovenia: la sua è una pedogenesi obbligatoria, senza possibilità alcuna, cioè, di diventare adulti.
Un secondo tipo di pedogenesi è quella quasi obbligatoria, come nel caso dell’axolotl, Ambystoma mexicanum, che non ha perso del tutto la capacità di metamorfosare e può farlo se gli vengono somministrati degli ormoni tiroidei.
Il terzo tipo di pedogenesi spiega in sostanza il perché di questa scelta di non diventare adulti: la pedogenesi può anche essere infatti facoltativa. Ne è un esempio il Triturus alpestris, il tritone comune anche in Italia che può decidere se metamorfosare nello stadio adulto o meno a seconda delle condizioni climatiche e ambientali. Per questo animali come il Proteus hanno completamente perso la facoltà di “crescere”, visto che in ambienti di grotta molto umidi e prevalentemente acquatici non sono necessarie grosse dimensioni, potendo così godersi l’eterna giovinezza.