La Quique Selecta di questa settimana ritorna con la seconda parte di Cover it up, la classifica dedicata alle cover più belle e inaspettate. Dai Joy Division ai Pink Floyd, dal metal alla dubstep, non esitate a scoprire chi si trova alla numero 1!
Se vi siete persi la prima parte della classifica Cover it up, cliccate QUI, per aggiornarvi immediatamente. Se invece non avete bisogno di alcun ripasso, ripartiamo subito con la numero 5.
5. Nine Inch Nails – “Dead Souls” (1994)
Vi ricordate il film Il Corvo, già riesumato nella classifica Film da riascoltare? Nella colonna sonora del celebre film degli anni ’90 sono presenti anche i Nine Inch Nails, storico gruppo industrial metal statunitense capitanato dal cantante, produttore e polistrumentista Trent Reznor. Il brano in questione è “Dead souls”, contenuto nell’edizione deluxe dell’altrettanto storico The Downward Spiral del 1994.
Il pezzo è una cover del celebre brano dei Joy Division, band post-punk e new wave inglese, ed è contenuto nell’album di debutto Unknown Pleasures del 1979, a cui seguirà il suicidio del cantante Ian Curtis, lo scioglimento del gruppo e la nascita della band New Order.
4. Mark Lanegan – “Where did you sleep last night” (1990)
Chi di voi non ha mai sentito parlare di Mark Lanegan? L’artista in questione è uno dei più grandi cantautori americani, noto al grande pubblico per essere stato il cantante della band rock psichedelica The Screaming Trees e dei Queens of The Stone Age: nel dettaglio si tratta di una collaborazione all’album Songs for the Deaf del 2002, ossia uno dei migliori album del decennio.
“Where did you sleep last night” è contenuta nell’album solista The Winding Sheet del 1990 ed è una delle tante versioni di un brano folk americano risalente alla seconda metà dell’Ottocento. L’autore rimane tuttora nell’anonimato, sebbene il pezzo sia spesso associato al musicista blues Lead Belly, che ha reso celebre il brano negli anni ’40. Un’altra famosa versione è quella dei Nirvana, che hanno eseguito il pezzo durante il concerto acustico MTV Unplugged 1993.
3. Borgore – “My favorite tingz” (2010)
“My favourite things” è un brano composto da Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II per il musical The Sound of Music del 1959. Divenuto da subito uno standard jazz grazie al sassofonista John Coltrane, il brano è stato oggetto di svariate cover. Qui se ne propone una singolare versione ad opera del dj e produttore israeliano Borgore, che l’ha inserita nel suo Borgore Ruined Dubstep, Pt. 1 del 2010.
2. Kittie – “Run Like Hell” (2001)
Chissà se i Pink Floyd, titani del progressive e del psychedelic rock, si sarebbero mai immaginati di finire nelle rudi grinfie del metal. Eppure è successo. Il gruppo metal canadese Kittie, caratterizzato dalla costante presenza di membri femminili, ha realizzato una cover di “Run Like Hell” dei Pink Floyd.
La versione originale è contenuta in The Wall del 1979, mentre la versione delle Kittie è presente in Oracle del 2001.
1. A Perfect Circle – “Imagine” (2004)
Degli A Perfect Circle vi ha già parlato Mattia Cutrone nella sua rubrica Lost and Found Albums, ma a quanto pare non ne abbiamo ancora abbastanza, in quanto la band metal capitanata da Maynard James Keenan ha reinterpretato magistralmente il brano che ha consacrato alla storia l’ex membro dei Beatles.
Stiamo parlando di “Imagine”, brano del 1971 contenuto nell’omonimo album di John Lennon e al terzo posto della classifica dedicata ai migliori brani di tutti i tempi stilata dal Rolling Stone.
Gli A Perfect Circle hanno stravolto sapientemente la melodia del pezzo, valorizzandone ogni sequenza e portandolo a un altro livello musicale. Per queste ragioni – e secondo un parere del tutto personale – la loro versione si aggiudica il titolo di miglior cover di tutti i tempi.
That’s all folks! E rimanete sintonizzati sulla Quique Selecta!