È da poco sbarcato sul piccolo schermo Daredevil, la nuova serie targata Netflix. A interpretare il supereroe cieco è Charlie Cox (Boardwalk Empire, La teoria del tutto, Stardust), mentre attori del calibro di Vincent D’Onofrio (Full Metal Jacket, Strange Days) e Rosario Dawson (Sin City, La 25ª Ora) compariranno nei panni dell’antagonista di turno, Fisk, e di un’amica particolare, Claire Temple.
Daredevil, come alcuni forse ricorderanno, originariamente è un fumetto Marvel nato negli anni ’60 dalla penna di Stan Lee (Spiderman, Gli X-Men) e Bill Everett (disegnatore del primo supereroe Marvel, Namor), a cui in seguito mise mano Frank Miller, vero innovatore delle graphic novel con un lungo sodalizio con il cinema (V per Vendetta, 300, Sin City, Il Ritorno del Cavaliere Oscuro etc…), che proprio con Devil creò il cosiddetto “realismo supereroistico”.
Il trailer di Daredevil (serie tv)
Le origini: il fumetto di Daredevil
L’ambientazione del fumetto è, come per la maggior parte dei supereroi Marvel, New York, in questo caso il quartiere di Hell’s Kitchen, in cui si muovono piccoli e grandi criminali e dove le persone oneste restano schiacciate dagli ingranaggi della società. È in questa tenebra dal gusto noir che nasce Daredevil, o Devil, un vigilante mascherato che ha più punti in comune con il Batman della DC che con il “collega” Spider Man: infatti questo supereroe ha la peculiarità di essere cieco e di combattere contando sugli altri quattro sensi, estremamente potenziati attraverso l’allenamento continuo. Partendo quindi da una situazione di estremo svantaggio, gli ideatori di Devil hanno creato la figura di un supereroe paradossalmente più umano e più fragile delle stesse persone che vuole proteggere.
La trama
Matthew Murdock è un avvocato cieco, che lavora come difensore d’ufficio insieme al suo socio e migliore amico Foggy. Ma è proprio vero che l’essenziale è invisibile agli occhi, infatti Matt, nonostante la sua cecità, è perfettamente in grado di “vedere” gli altri, anzi grazie ai suoi sensi amplificati e affinati riesce a capire davvero chi ha davanti, se è una persona onesta, se sta dicendo la verità, se ha bisogno di aiuto.
Devil nasce quando la sete di giustizia di Murdock si scontra con gli evidenti limiti della legge e della società: ancora bambino assiste al declino del padre, un pugile irlandese dal cuore d’oro, a cui Matt è legatissimo, ma che resta ucciso dopo un incontro di boxe truccato e i cui assassini non saranno mai presi.
Inoltre l’incidente in cui rimane coinvolto da bambino ne segna già le caratteristiche eroiche: quando si accorge che un camion che trasporta barili di agenti chimici sta sbandando e travolgendo un uomo, si lancia in mezzo per salvarlo. Un gesto che però gli costerà la vista, infatti una sostanza chimica gli finirà sugli occhi rendendolo cieco.
Da questi presupposti, l’omicidio del padre e la perdita della vista, nascerà un supereroe dai principi molto saldi, disposto a pagare prezzi altissimi pur di far trionfare la giustizia, giustizia che spesso non coincide con la Legge.
La serie tv di Daredevil
Perché questa serie merita di essere vista? Perché non è una serie di supereroi come tutte le altre. Le tinte noir delle meravigliose graphic novel di Miller riecheggiano nella trama e nell’ambientazione, una Hell’s Kitchen grigia e piovosa, impregnata di una criminalità organizzata realistica, specchio dei nostri tempi, mentre gli sceneggiatori sviluppano personaggi con solide basi psicologiche attraverso i tredici episodi, dando continuità ed evoluzione al plot. Non è una serie su un uomo che desidera giustizia, spinta motivante alla base di tutti gli eroi Marvel, ma su un uomo che lotta anche per rimanere umano e che per farlo deve poter mettere a frutto le proprie capacità peculiari. Oltre ai meriti della trama, va fatto un appunto anche sull’uso dei piani sequenza e sulla gestione dal montaggio, davvero notevole.
Un’ultima chicca: pare che il Devil di Charlie Cox potrebbe fare parte di Avengers: Infinity War, una possibile versione cinematografica che riunirebbe tutti gli eroi Marvel.
Ben fatto, Netflix!
“Non sempre i buoni vincono, ma non smettono mai di combattere!”.