Nove immagini, nove momenti fondamentali del Festival del cinema di Berlino edizione 2016. Ho visto, sentito e mangiato tutto, forse anche troppo; dormito poco. Per questo vi riassumo la mia trasferta berlinese con il clou del clou di un appuntamento che va ben oltre il cinema.
Dopo Locarno e Venezia (e prossimamente Cannes), YURY ha fatto visita al Festival del cinema di Berlino. Questa volta, però, anziché raccontarvi tutti i migliori film in programma, abbiamo preferito riassumere la nostra esperienza in 9 foto: luoghi, azioni, proiezioni, cose, case, libri, auto, viaggi e fogli di giornale di Berlino durante la Berlinale.
Postdamerplatz e dintorni
Durante la Berlinale, tutte le strade portano a Postdamerplatz. Qui si trovano la maggior parte delle sale di proiezione, il red carpet e la sala stampa. Un maxischermo nei pressi del Sony Center proietta costantemente le conferenze stampa dei film. Turisti e non accreditati si appostano volentieri per sentire in diretta le parole dei loro divi preferiti.
Berlinale talents
La Berlinale ospita ogni anno 300 talenti emergenti del cinema, offrendo loro la possibilità di discutere i loro progetti e stringere relazioni con giovani professionisti da tutto il mondo. Questo solitamente è reso possibile dai numerosi party notturni. Nella foto sono con un sobrio Giovanni Aloi, talentuoso regista di corti e documentari ed esperto conoscitore della ricetta originale del caipirinha.
I party
Si diceva dei party. Durante la Berlinale puoi vedere decine di film al giorno, conoscere artisti di ogni età, incontrare attori famosi… capite lo stress?! Meno male che ci sono i party, almeno quattro a sera, solo per accreditati al festival, solo per very stakanovisti dello sballo. Ma davvero qualcuno è ancora romanticamente convinto che chi fa cinema voglia esprimere se stesso, la sua arte? Che il suo sogno sia stringere un Oscar tra le mani? Il suo sogno è vedere 16 open bar in 4 giorni, e l’ha felicemente realizzato.
Domande imbarazzanti in conferenza stampa
Le conferenze stampa sono un’occasione per confrontarsi direttamente con i protagonisti del grande schermo. Averli lì, a completa disposizione per mezz’ora è una tentazione troppo forte per non rivelare i tuoi segreti più profondi. Capita così che un giornalista sui 40 dica testuali parole al giovane Logan Lerman: “Mia figlia ha un tuo poster in camera. Te lo confesso, fino a ieri gli avrei dato fuoco, ma dopo quest’interpretazione devo dire che glielo lascio tenere volentieri”. Un po’ brusco, ma sincero.
Imitare bimbeminkia sul red carpet
I film dei festival sono bellissimi, film d’autore, degli oggetti sacri praticamente. Ok, ma a un certo punto l’intelletto chiede pietà, c’è un bimbominkia in ognuno di noi. La soluzione si chiama red carpet. Urlare a squarcia gola il nome degli attori che sfilano prima delle proiezioni serali è una vera liberazione. Se poi ti concedono una firmetta, puoi veramente andare a dormire sereno.
Film che non vedrai mai (e sbagli)
Molto spesso i film dei festival non ottengono distribuzione (in Italia). Così perdiamo l’occasione di conoscere registi davvero unici. Un nome per tutti: Thomas Vinterberg, allievo di Lars von Trier. Qui al festival si presentava con il film Kollektiv, una mezza delusione in realtà, ma guai a dimenticarsi di Festen, un autentico capolavoro figlio del movimento cinematografico Dogma 95. Guardatevelo e ditemi se non avete voglia di scoprire altri registi così estremi e talentuosi.
Film che non vedrai mai (e fai bene)
Con tutto l’amore che si può avere per il cinema, la Berlinale ogni tanto pretende un po’ troppo. In programma c’era anche A Lullaby to the Sorrowful Mistery, una lettera d’amore al proprio paese da parte del regista cileno Lav Diaz. Rispetto, ma le otto ore (o-t-t-o-o-r-e!) di proiezione rappresentano uno scoglio notevole. No, grazie.
Street food
Tra una proiezione e l’altra non c’è tempo di andarsi a scegliere il ristorante più figo della città, che magari si trova a due isolati di distanza e manderebbe in vacca il tuo programma giornaliero (e tu questo non lo vuoi perché per stilare un programma che ti permetta di vedere tutti, TUTTI, i film che vuoi con annesse conferenze hai prodotto uno sforzo che in confronto le intuizioni di Einstein sulla fisica sono ragionamenti da bambino dell’asilo). I camioncini appostati fuori dall’Hyatt Hotel offrono un sacco di cose. Il piatto migliore sono gli Spätzle al formaggio, o “Kasspatzln“, una pasta densa e dalla forma piccola e irregolare, ricoperta di formaggio fuso e cipolle caramellate. ‘Na bontà!
Giovani cinefili da tutto il mondo che si sparano cinque film al giorno
I giornalisti esperti dormono. Sempre. Che sia la proiezione delle 8 del mattino o quella speciale di mezzanotte. Tanto a loro bastano cinque minuti di film per capire tutto. Essere un giovane cinefilo innamorato, con un pass da studente, invece, è bellissimo, ma comporta sacrifici inenarrabili. Ti alzi presto e vai a dormire tardi. Hai seriamente pensato di assumere degli schiavi cinefili più piccoli di te per andare a vedere i film che per ragioni di ubiquità ti sei perso. Non sei stato ai party, non hai mangiato, non hai dormito, non ti sei goduto la città. E va benissimo così.