Inizia lunedì 29 giugno e terminerà domenica 5 luglio la 18^ edizione del Genova Film Festival, l’evento cinematografico più importante della Liguria. Organizzato dall’Associazione Culturale Daunbailò, si terrà presso The Space Cinema, a ingresso libero. YURY ha intervistato il direttore Cristiano Palozzi.
Come ogni anno, le sale del The Space Cinema (il “Cineplex”, per i nostalgici) saranno la casa del Genova Film Festival, manifestazione che richiama ogni anno centinaia di spettatori curiosi di vedere prodotti filmici alternativi ma ugualmente toccanti e coinvolgenti. Il cuore del festival è come sempre il Concorso Nazionale per Cortometraggi e Documentari, che anche quest’anno ha fatto registrare un’ottima partecipazione, con oltre 350 registi da tutta Italia che hanno partecipato alle selezioni.
Ci saranno più di 120 proiezioni e diverse attività collaterali, tra cui l’incontro con l’ospite d’onore Luigi Lo Cascio (vincitore del David di Donatello per I Cento Passi e nominato al Nastro D’Argento per I Nostri Ragazzi), in conversazione con il critico e autore televisivo Oreste De Fornari.
YURY ha incontrato il direttore del festival Cristiano Palozzi, per capire come si colloca questo genere di iniziative nell’eterogeneo mondo della fruizione di prodotti cinematografici e quale sia la situazione del cinema ligure.
Direttore, tra le novità di quest’anno c’è lo sportello aperto di Media Consulting (sabato 4 luglio; ore 16), che offre consulenza gratuita per proporre nuovi progetti audiovisivi (cortometraggi, lungometraggi, documentari e serie tv). Qual è la situazione per chi vuole fare cinema in Liguria, per i giovani registi che approcciano il mondo del cinema?
“In Liguria, come in Italia, percepisco grande fermento (Cristiano, evidentemente in spasmodica attesa di Star Wars 7, usa la forza, ndr), c’è tanta voglia di esprimere le proprie idee sulla contemporaneità attraverso il cinema, le energie dei giovani e indipendenti filmaker non mancano. Le istituzioni sono ancora un po’ carenti e lontane da questi progetti, che a volte rischiano di essere soffocati per mancanza di fondi e attenzione, anche da parte del Ministero. Ma finché ci sarà questa attività, non potremo che essere ottimisti. Inoltre, credo che la formazione sia un aspetto fondamentale per tutti i nuovi cineasti e il video consulting nasce anche per questo. Sappiamo che parteciperanno non solo filmaker alle prime armi, ma anche case di produzione strutturate. Un’occasione unica per incontrarsi e parlare di come fare cinema oggi”.
A proposito, oggi nascono sempre più piattaforme per vedere un film. Cosa pensa di queste nuove forme di fruizione, tipo Mymovies live?
“In questo momento è in atto una vera e propria esplosione di piattaforme web per la visione di film, serie e quant’altro. In questo contesto diventa difficile selezionare e gli utenti spesso non sono preparati a gestire l’offerta, che è vastissima. La critica, le sale tradizionali (che purtroppo per ora soffrono più di tutti) e i festival servono proprio a questo, a selezionare i prodotti che valgono veramente, a indirizzare il pubblico”.
Perché uno spettatore dovrebbe scegliere il Genova Film Festival anziché vedere un film normalmente?
“Il festival è un evento unico, la principale vetrina per un cinema diverso in Liguria. Con manifestazioni come questa si crea una maggiore condivisione dell’opera filmica, che spesso viene anche vista e commentata alla presenza degli autori. Per quanto riguarda i film nello specifico, li selezioniamo tenendo conto delle esigenze del pubblico, perché in fondo anche noi organizzatori siamo prima di tutto spettatori e vogliamo vedere qualcosa che ci piaccia, che sia comprensibile e, banalmente, bello. Allo stesso tempo però emergono comunque nuovi sguardi e racconti diversi da quelli che siamo abituati a vedere. Si possono fare grandi scoperte”.
Ci sono dei temi ricorrenti che emergono dalla selezione di quest’anno?
“Le parole chiave più ricorrenti sono lavoro, solitudine, crisi, famiglia, che necessariamente riflettono le grandi questioni della società di oggi. C’è grande attenzione per il reale, ma le forme per raccontarlo possono essere diversissime, dall’horror alla commedia. Il festival propone sempre un programma eterogeneo“.
A conferma dell’importanza crescente che il Genova Film Festival ha assunto nel corso del tempo, tra i partecipanti ai concorsi vedremo molti volti noti del nostro cinema, come Ambra Angiolini e Roberto Herlitzka (un po’ il nostro Iac McKellen).
Da segnalare la sezione competitiva Obiettivo Liguria dedicata agli autori liguri, che si è ritagliata uno spazio interessante diventando un vero e proprio vivaio di talenti locali.
Infine, venerdì 3 luglio alle 17.30, il regista e sceneggiatore Giovanni Robbiano terrà un workshop di analisi del linguaggio cinematografico, mentre il regista Orso d’Oro a Berlino Fatih Akin sarà il protagonista della sezione Oltre il Confine, dedicata alle cinematografie di tutto il mondo.
Info
Genova Film Festival
Quando: 29 giungo – 5 luglio 2015.
Dove: The Space Cinema, via Magazzini del Cotone (Porto Antico), Genova.
Contatti: sito ufficiale, pagina Facebook, evento Facebook.
Mail: segreteria@genovafilmfestival.org.
Telefono: 010 5573958.
Prezzi: ingresso gratuito.