Dal 2004 porta il grande jazz a Genova. Ideato da Marco Tindiglia, il Gezmataz Festival torna con una nuova edizione ricca di appuntamenti. Dopo il workshop per batteristi tenuto da Peter Erskine il 13 luglio, dal 23 al 27 luglio via con una serie di concerti all’Arena del Mare: Dave Holland, Chat Noir, Joshua Redman Quartet e altri ancora. Concedetevi un po’ di jazz!
Se quello che cercate è musica energica, italiana e possibilmente underground il Goa Boa festival è quello che fa per voi. Ma se dopo la scorpacciata di concerti che fino al 19 luglio movimenteranno la scena musicale della nostra città aveste bisogno di un momento di riposo e di riflessività, o se semplicemente siete interessati (come il sottoscritto) all’ahimè poco pubblicizzato mondo del jazz, allora a fare al caso vostro è il Gezmataz Festival.
Il Gezmataz Festival nasce da un’idea di Marco Tindiglia, chitarrista e compositore jazz genovese laureatosi nel prestigiosissimo Berklee College of Music di Boston (tra gli studenti più celebri ricordo Pat Metheny, Steve Vai e Keith Jarrett). Nel 2004, anno in cui Genova è stata Capitale Europea della Cultura, ha organizzato con l’aiuto di altri musicisti genovesi, la prima edizione del festival/workshop che unisce alle serate con artisti di fama internazionale la possibilità di partecipare a laboratori di musica d’insieme e jam session con docenti d’eccezione e di livello assoluto.
Quest’anno come insegnanti ci saranno, insieme a Marco Tindiglia, Andy Sheppard, Masa Kamaguchi e Michele Rabbia che inoltre si esibiranno come quartetto il 26 luglio alle 21 e 30. Il festival ha già regalato una gustosa anteprima il 13 luglio con uno sfizioso aperitivo consistente in un workshop dedicato ai batteristi tenuto da Peter Erskine (vincitore di un Grammy Award e musicista per i Weather Report) e in un concerto serale del trio guidato dallo stesso Erskine.
Ma i piatti forti devono ancora arrivare. Dal 23 al 27 luglio calcheranno infatti il palco dell’Arena del mare, sempre alle ore 21,30, Dave Holland, i Chat Noir (che combinano il jazz alla musica elettronica e all’ambient), il Joshua Redman Quartet, per finire con il Doc Concert del 26 e con lo show degli studenti del workshop il 27.
Personalmente consiglio a tutti gli amanti della musica e a tutti coloro vogliano avvicinarsi al jazz di andare agli spettacoli e di godere appieno di un festival che rappresenta un’oasi nel deserto per una scena musicale stanca e mediamente poco stimolante come quella genovese. Ricordo che due anni fa mi convinsero ad assistere al mio primo concerto jazz, proprio nell’ambito del Gezmataz Festival. Il concerto era del pianista americano Brad Mehldau e durante tutto lo spettacolo fui catturato dalla sua capacità di reinventare e improvvisare su canzoni di artisti famosissimi come Jimi Hendrix o i Beatles, oltre a rimanere senza parole e colmo di ammirazione per l’abilità del musicista.
Con questo voglio semplicemente invogliarvi a dare una chance a un genere che troppo spesso viene ritenuto erroneamente troppo complicato o noioso, ma che può invece coinvolgere anche ascoltatori senza particolare scolarizzazione musicale.
Partecipate al Gezmataz Festival! Anche se ancora non lo conoscete, il mondo del jazz saprà sorprendervi .