Il vasto continuum spazio-temporale della vita di ogni individuo corrisponde all’universo esterno del mondo fenomenico. Esso pulsa con un’energia senza limiti, che si manifesta in molte forme differenti – compassione, amore, saggezza, ragione, emozioni, desiderio, pulsioni e così via. Ogni istante, questa energia si sprigiona a interagire con l’universo circostante, creando un nuovo sé e un nuovo mondo. Quando l’universo interiore esiste in armonia dinamica, l’energia vitale si trasforma creativamente in compassione, amore, saggezza e ragione. Ma quando l’universo interiore perde il suo ritmo essenziale, quella stessa energia diventa negativa, aggressiva, prende forme dispotiche come l’avidità e le pulsioni distruttive, che trasformano la vita interiore in un deserto sterile.

Giuro che prima ero Charlie, lo giuro. Giuro che comunque la colpa era della satira, e non si poteva più scherzare. Giuro che si poteva scherzare su tutto, ma su Dio no. Anche sugli elefanti no, che quelli hanno la memoria lunga e, lo giuro, ricordano tutto, anche quella volta in cui Mario per farsi il selfie ha tirato le orecchie al piccolo, giuro che se lo ricordano. Giuro allora che puoi scherzare su tutto tranne su Dio e gli elefanti.

Cioè su un Dio non puoi scherzare, sugli altri si. Su quello lì però no perché se scherzi e non puoi, i guai poi sono tuoi. E allora giuro che puoi scherzare su tutto tranne su un Dio si ed uno no e sugli elefanti.

Giuro poi che anche se sei uno studente non hai tanto da scherzare. La colpa è pure un pochino loro, perché se la sono andata a cercare a fare gli studenti in mezzo A QUELLA GENTE LÌ.

elefante charlie

A quei li che giuro, mica ci puoi tanto scherzare. Perché quelli di Charlie scherzavano troppo in Francia, con quelle vignette che lo sanno tutti che non si possono fare. Gli studenti scherzavano troppo in Kenya, con quei capelli che lo sanno tutti che non si possono tagliare. Anche in Nigeria c’erano i cristiani che lo sanno tutti che ora non ci possono più essere i cristiani.

Perché quelli te lo giuro, sono pericolosi. Quelli ti sparano ma non per uccidere te, perché te ti giuro, non sei te. Sei solo il simbolo di una cosa che non va bene, di una cosa diversa e che non capiscono, di una cosa che è sempre stata così, ha sempre vissuto vicino a noi, con noi ma ora ti giuro che non va più bene. Quelli ti giuro che appena qualcosa gli gira male, premono il grilletto per togliere il diverbio ed eliminare il dubbio, e te sei il dubbio. E io, io sono diverso, perché a me quelli lì che non capiscono il diverso mi fanno paura. Giuro che quelli che uccidono solo per un credo diverso mi fanno paura e io non ce li voglio, nelle mie strade. Perché sono diversi, cattivi, allora ti giuro, se li vedo gli sparo, così mi elimino il dubbio. Che poi ti giuro non sei te, tu sei solo il simbolo di una cosa che non va bene, e io qui non ti ci voglio.

Giuro che prima ero Charlie ultima modifica: 2015-04-08T20:14:25+00:00 da Francesca Benelli