L’annoso problema di scegliere la musica adatta a un viaggio della mente, o a un momento di svarione personale o di gruppo, affligge un po’ tutti. Ognuno ha sempre i suoi due-tre pezzi di riferimento, ma poi si finisce per ascoltare sempre quelli. Posso aiutarvi. Ecco nove scelte più o meno casuali dal fornitissimo reparto “trip” della mia libreria.

Quante volte avete associato una canzone, una band, un artista a uno dei viaggi della vostra esistenza? Tantissime, ne sono sicuro. “Ommioddio, quella la mettevano sempre a Mykonos!”.

E quante volte, in altri tipi di viaggi, magari indotti da uso di sostanze psicotrope (shhhhhh non lo diciamo a nessuno), vi siete lasciati ipnotizzare da una melodia particolarmente intrippante? Di solito, tali esperienze si portano dietro canzoni di qualità più alta rispetto ai vostri classici tormentoni da vacanza-sfascio estiva, in località esotiche o mondane. Direi quindi di mettere un attimo da parte la musica per il viaggio inteso come spostamento fisico, e concentrarci su quella che agevola le peregrinazioni della mente.

Regole: niente reggae e derivati (troppo scontato) e niente elettronica nei dintorni della techno (troppo facile), proviamo a cercare qualcosa di più peculiare, spaziando un po’ tra i generi. Tra uno svarione e l’altro potrete anche leggervi qualche informazione in più sul pezzo, ma nessuno vi farà sentire in colpa se vi limiterete all’ascolto, promesso. Mi raccomando, tenete a mente la soggettività di una ricerca simile. Anzi facciamo così: in fondo all’articolo trovate lo spazio per commentare, metteteci la vostra canzone intrippante preferita. Creiamo tutti assieme una risorsa, un servizio pubblico per gli amici che quando guardano le proprie mani si sentono di fronte a uno spettacolo strabiliante.

#i9diYURY

1. Funkadelic – Maggot Brain

“La Madre Terra è incinta per la terza volta”. La voce di George Clinton sotto l’effetto di LSD, almeno secondo una leggenda che non voglio nemmeno pensare possa essere infondata, introduce un leggerissimo accompagnamento su cui splende all’improvviso la chitarra del compianto Eddie Hazel, che in un singolo take (sempre secondo la leggenda), suona un assolo da dieci minuti, ancora saldamente tra i più rappresentativi della storia dello strumento, a 44 anni dalla sua creazione. Avrei potuto prendere decine di altre canzoni festaiole dei Funkadelic, sarebbero andate tutte bene per celebrare ogni genere di trip, ma non avrei mai potuto omettere questa. Vi prego, non fate un torto alla memoria di Eddie: ascoltatevela (nel momento giusto, non se non vi sentite ispirati) in cuffia, o quantomeno in stereo con degli altoparlanti. Anche solo il modo di giocare coi suoni a sinistra, mentre l’assolo arriva da destra, meriterebbe fiumi di parole d’amore.

2. The Beatles – While My Guitar Gently Weeps

Stiamo sul classico. Prestare Eric Clapton ai Beatles nella fase White Album (1968) è stato un colpo bassissimo. Potremmo stare qui a concertare su come George Harrison avrebbe dovuto cantare più spesso, senza togliere nulla a Sir Paul McCartney, ma non è il momento per discutere, è il momento per un dolce headbanging. Anche qui, un tripudio di stereofonia.

3. Led Zeppelin – No Quarter

Lo so, mi state già dando del trombone, ma sbagliate. Avrei potuto mettere pure Genesis e Pink Floyd, inneggiando furiosamente alla psichedelia. Scherzi a parte, poco altro da aggiungere rispetto all’ascolto. Composizione, suoni, performance: provate voi a resistere all’ipnosi.

4. Radiohead – Everything In Its Right Place

Qui bisognerebbe fare un esercizio pre-ascolto, che richiede una totale ignoranza in tema di Radiohead. Ascoltate i primi tre dischi, partite per il vostro svarione, e poi mettete questo brano, che è la numero 1 del quarto album, Kid A, datato 2000. Oltre a essere intrippati dalla romanza, rimarrete straniti dalla scelta di deviare completamente rispetto alla formula con cui due anni prima avevano raggiunto il successo planetario, quella di OK Computer, un autentico manifesto del pop-rock britannico, che ha ispirato molte delle band connazionali più seguite oggigiorno. Un’orgia di suoni sintetizzati (il piano all’inizio è assolutamente divino) con un tempo inusuale, solo apparentemente confusionaria. Capolavoro.

5. Massive Attack – Black Milk

Restiamo bloccati in UK, come dicevano i Planet Funk. Potevamo, in un contesto simile, lasciare fuori gli inventori del genere chiamato trip-hop? Non è stato facile scegliere una singola canzone all’interno di un repertorio sconfinato di brani intrippanti. Eccone una sconosciuta ai più, ma apprezzatissima dai fan accaniti. Probabilmente perchè cantata da Liz Fraser, meglio conosciuta come la voce di “Teardrop”, la canzone più celebre del collettivo di Bristol.

6. Cypress Hill – Hits From The Bong

Spostiamoci ancora più verso una zona riservata al cazzeggio. L’hip-hop vecchia scuola dei video con le macchine piene di fumo merita spazio. Il suono percepito nei primi secondi fa immergere immediatamente nel mood giusto, poche possibilità di fraintendere. Al resto pensa il beat.

7. Pretty Lights – Done Wrong

Derek Vincent Smith, AKA Pretty Lights, nel 2013 ha consolidato la sua fama di producer ambizioso con un album electro-analog: mixaggio in digitale di samples ottenuti grazie a registrazioni analogiche di musica dal vivo, con strumenti anni ’70. Se non ci avete capito niente, leggete qua. Ma anche solo schiacciare play e godersi lo spettacolare risultato non è una brutta idea. Il video aiuta, tra l’altro.

8. Apparat – Goodbye

Questa se la ricordano sicuramente i fan di Breaking Bad, essendo legata a una scena chiave della serie. Contemplativa, più minimale rispetto a molte delle canzoni dell’elenco. Se si ascolta in modalità trip, tante volte la magia è più nelle note che non senti.

9. Earth, Wind & Fire – Let’s Groove

E niente, mi sembrava che la lista rischiasse di tendere un po’ troppo verso la meditazione e un po’ poco verso la baldoria sfrenata. Rimedio subito, esagerando al contrario. Indispensabile la visione del video.

Queste sono le mie nove. Qual è la vostra musica intrippante preferita?

Le 9 canzoni per il vostro svarione ultima modifica: 2015-11-26T19:04:15+00:00 da Mattia Cutrone