La potenza dei passaporti del mondo in una mappa. Se potessi nascere, ottenere o addirittura comprare il passaporto di qualsiasi Paese del globo, quale sceglieresti? Quali passaporti danno più libertà di movimento?
I passaporti del mondo hanno quasi tutti lo stesso formato. Variano invece per colore e per opportunità di libera circolazione che garantiscono a chi li possiede. Se chi parte dagli Stati Uniti può raggiungere liberamente 147 nazioni straniere senza dover chiedere un visto, per altri paesi le restrizioni sono molto più forti: un passaporto delle isole Salomone, ad esempio, consente di viaggiare solo in 28 Paesi senza dover richiedere permessi o visti.
Il sito Passport Index offre una panoramica delle nazioni e dei passaporti di tutto il mondo; è uno strumento di informazione che promuove la libera circolazione degli esseri umani, i quali a differenza di capitali e beni materiali stranamente non hanno libero accesso a tutta la superficie del nostro pianeta. L’indice Passport classifica il passaporto di ciascuna nazione in base alla “desiderabilità”, un parametro calcolato sulla base del numero di paesi che il possessore di quel passaporto può visitare senza richiedere un visto prima di partire, o senza doverlo comprare una volta arrivato nel paese. I dati raccolti hanno come fonte principale la IATA, (International Air Trasport Association), l’associazione di categoria, che rappresenta circa 250 compagnie aeree di ogni parte del globo.
Come si può immaginare, i paesi meno “desiderabili” sono sopratutto africani e mediorientali, in particolare quelli con una situazione politica instabile. Il gap tra i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo passa anche dalla libertà di movimento, dall’accesso a nuovi mercati e nuove prospettive.
La semplificazione o addirittura l’abolizione delle procedure per l’ottenimento dei visti avrebbe ovvie e positive conseguenze, dagli scambi economici al piccolo commercio fino alle opportunità di lavoro. Forse anche il commercio umano, sulla rotta dei migranti che cercano di arrivare in Europa, verrebbe limitato da una maggiore apertura degli Stati da cui queste persone cercano di fuggire.
Nel mondo ci sono milioni di cittadini “prigionieri” nel loro stesso paese, cittadini che non avranno mai la possibilità di viaggiare (anche se avessero i soldi) e di conoscere l’altro.
La mappa ci mostra la privazione di una libertà fondamentale, quella del libero movimento, stabilita chiaramente (art.13) anche nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
“Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese”
Non è scritto “ogni individuo benestante, nato o proveniente da un paese occidentale”.
Top 10
1. Finlandia, Svezia, Regno Unito
2. Danimarca, Germania, Lussemburgo, Stati Uniti
3. Belgio, Italia, Paesi Bassi
4. Canada, Francia, Irlanda, Giappone, Norvegia, Portogallo, Spagna
5. Austria, Nuova Zelanda, Svizzera
6. Australia, Grecia, Singapore
7. Corea del Sud
8. Islanda
9. Malesia, Malta
10. Lichtenstein
Last 10
84. Guinea equatoriale
85. Bangladesh, Burundi, Etiopia, Corea del Nord
86. Angola, Gibuti, Iran, Myanmar (o Birmania)
87. Repubblica democratica del Congo, Libia, Sud Sudan, Siria
88. Kosovo, Libano, Sri Lanka, Sudan
89. Nepal
90. Eritrea, Palestina (Territori Occupati Palestinesi)
91. Pakistan, Somalia
92. Iraq
93. Afghanistan
Comprare passaporti, i programmi di residenza per investimento
A dimostrare ancor più l’insensatezza di queste disparità, basti sapere che Cipro offre un passaporto a tre milioni di dollari e il Regno Unito fa lo stesso quando qualcuno investe in UK almeno un milione di sterline. Altri paesi dell’Unione Europea hanno procedure ad hoc per attirare e dare la cittadinanza alle persone ritenute interessanti.
Spagna, Cipro, Portogallo, Gran Bretagna, Irlanda, Austria e Bulgaria sono alcuni degli Stati occidentali dove basta avere un patrimonio sufficiente per risiedere od ottenere la cittadinanza. I periodi di attesa e i prezzi per comprarsela possono variare. Dai 500mila euro da spendere in un immobile in Portogallo, al già citato milione che è necessario sborsare in Gran Bretagna; il timbro di Sua Maestà è più costoso perché, oltre ad essere cool, offre maggiori possibilità di spostarsi in libertà rispetto agli altri paesi dell’UE. Almeno una decina di Stati occidentali quindi offrono già un servizio agli extracomunitari danarosi: chiamasi “programma di residenza per investimento”.
I passaporti portoghesi sono tra quelli più gettonati: secondo i dati del ministero degli Interni di Lisbona, circa 470 extracomunitari hanno approfittato del programma di residenza per investimento, nel 2013. In gran parte cinesi, russi e brasiliani, per i quali spesso si tratta di uno status symbol.
Sembra comunque siano i soldi a decidere e non è detto che chi li possiede abbia sempre buone intenzioni.