Tutto ciò che è scritto senza fatica è in generale letto senza piacere.
–Dottor Johnson
1.
Lo scopo di chi scrive una cosa è renderla nota a un pubblico eterogeneo.
Di ogni cosa deve essere immediatamente evidente la ragione per cui è stata pubblicata.
Ogni fatto deve essere collocato nel tempo e nello spazio.
2.
Lo stile deve essere chiaro, conciso, non approssimativo, fluido, capace di interessare il lettore.
L’obiettivo è dare al lettore il maggior numero d’informazioni nel minor spazio e tempo possibile, in un linguaggio accessibile.
3.
Chi scrive una cosa deve capire tutto quello che sta scrivendo.
Si scrivano cose concrete.
Si eliminino tutte le informazioni non chiare o impossibili da spiegare.
4.
Si adoperino parole della lingua di tutti i giorni.
Se non si può evitare l’uso di un termine raro, lo si spieghi.
I quattro consigli di Fowler:
- preferire le parole familiari alle meno note;
- preferire le parole concrete alle parole astratte;
- preferire la parola singola alla circonlocuzione;
- preferire le parole brevi alle lunghe.
Si eliminino le metafore, i modi di dire, le espressioni stereotipate.
Si preferisca la forma attiva a quella passiva.
Si preferiscano le affermazioni alle negazioni.
5.
Si scrivano frasi brevi.
Quando le frasi hanno più di venti parole di solito sono difficili da capire. Regola d’oro: soggetto, verbo, complemento.
6.
La regola da applicare nello strutturare una cosa è quella della “piramide invertita”: prima le notizie più importanti poi, via via, il resto.
L’attacco può non bastare per rispondere alle domande classiche del giornalismo (chi? cosa? come? dove? quando? perché?). Ma certo deve dare al lettore le linee essenziali della notizia. In ogni caso, alla fine dell’articolo, il redattore avrà risposto alle sei domande.
L’eventuale seguito della cosa svilupperà gli elementi contenuti nell’attacco con l’apporto di altre informazioni.
Illustrate gli antecedenti/cause del fatto e i suoi possibili sviluppi.
7.
La punteggiatura permette al lettore di leggere velocemente e senza ambiguità. Il suo scopo è quindi rendere perfettamente chiaro il legame tra le parole scritte.
La virgola è così importante che vale quasi sempre il detto: “Occupati della virgola e gli altri segni di punteggiatura verranno da soli”.
La virgola non deve causare interruzioni superflue nella costruzione della frase.
Il soggetto, l’oggetto o i complementi non devono essere separati dal verbo con una virgola.
Le proposizioni con il participio sono quasi sempre segnate da virgole quando sono inserite nel mezzo di una frase, e anche quando la proposizione è all’inizio o alla fine di un periodo è comune separarla dalla frase principale con una virgola.
8.
Si userà il passato remoto solo nei casi opportuni, si eviteranno il presente storico e l’imperfetto.
Il tempo delle notizie è il passato prossimo.