L’arte dei LEGO

Zittire il bambino che è in ognuno di noi non è mai facile, nemmeno se si è uomini in carriera e di successo. Nathan Sawaya, avvocato, ha deciso di mettere in piedi un’incredibile collezione di sculture realizzate con oltre un milione di mattoncini in LEGO.

Nathan Sawaya era un promettente avvocato alla NYC corporate. Stufo della sua quotidianità e del solito tran-tran, tra un processo e l’altro ha deciso di rispolverare la vena artistica che a suo dire lo accompagna fin da bambino.

Un giorno, nell’intimità del suo salotto, precisamente sul tappeto, ha capito che non poteva rinunciare a ciò che ama realmente fare. Voi vi chiederete: cosa può amare un avvocato in carriera di New York? Soldi, macchine, donne, potere? Assolutamente no. Nathan ama costruire con i LEGO!

La sua storia d’artista inizia nel 2002, quando costruisce la sua prima opera utilizzando i classici pezzi dei LEGO con cui tutti noi, figli degli anni ‘80 e ‘90, abbiamo giocato almeno una volta. E mentre noi ci siamo limitati alla semplice casetta o, per i meno abili come me, a disseminarli per casa per la gioia dei piedi nudi dei papà, Nathan ha pensato più in grande: teschi, riproduzione di dipinti famosi, star della musica e templi dell’antica Grecia. Questo è parte di ciò che potete ammirare nelle sue mostre che, oltre a portargli fama e successo facendolo diventare uno dei più innovativi artisti contemporanei, hanno fatto il giro del mondo: New York, Hollywood, Parigi, Amsterdam, Shanghai, Singapore, Sydney e Roma, dove “The Art of the Brick”, la sua mostra, è aperta dal 28 ottobre 2015 fino al 14 febbraio 2016, al SET in via Tirso 14.

L’arte di Sawaya è consigliata sia a grandi che piccini. Soprattutto ai primi, che osservando i suoi lavori non possono non stupirsi e sorprendersi di quante cose si possano fare con i LEGO. Più li guardi e più ti senti giovane, fino a ricordarti i pomeriggi passati seduti per terra a cercare di dar forma a quei mattoncini tanto amati e odiati allo stesso tempo.

Nelle sue mostre, ogni stanza ha un tema o un colore dominante. Si possono ammirare la Gioconda e Janis Joplin, ma anche temi profondi dell’animo umano come l’amore, la libertà o la depressione che Nathan chiama “human condition”.

E tra un “wow” di qua e un “che figata” di là, l’apice dello stupore giunge nel finale del percorso. Mai nessuno avrebbe pensato di riprodurre uno scheletro di dinosauro a dimensioni naturali usando solo mattoncini bianchi di LEGO, ma il nostro avvocato sì. E tu non puoi che farti un selfie e immortalare quella meraviglia di costruzione.

Ma perché non provare a fare meglio di Nathan Sawaya? Del resto, questa mostra ci ricorda che giocare è bello a ogni età (…certo, bisogna vedere a QUALE gioco). Prima di uscire dalla sua mostra, c’è il classico negozio dei souvenir in cui troviamo un tavolo cosparso di LEGO, quasi a provocarti, quasi a dirti “ora tocca a te”.

Quando però ti accorgi che a giocare su quel tavolo ci siete solo tu e dei bambini, la magia finisce e realizzi che, dopo un aver lasciato svolazzare la fantasia, ora un bel bicchiere di vino fa più per te.

Info:

www.brickartist.com

www.nathansawaya.com

www.facebook.com/TheArtoftheBrickItalia

[Francesca Olivieri]

L’arte dei LEGO ultima modifica: 2015-12-29T16:14:41+00:00 da YURY