Scatti di musica è la rubrica di interviste fotografiche a esponenti della musica di nicchia italiana a cura della redazione di 33 Giri. Ospite di questa puntata il rapper genovese Sfera.
Sfera, noto anche come “Il Rapper Simpatico”, è uno dei tanti rapper che fanno base allo Studio Ostile, lo studio di registrazione genovese gestito da Demo. A colpire, nelle sue canzoni, sono senza dubbio l’irriverenza e l’abilità tecnica, che fanno di lui uno dei rapper più interessanti della città della Lanterna. 33 Giri l’ha raggiunto per sottoporlo alla nostra intervista fotografica. Sei foto per conoscere meglio il percorso e il futuro del nostro Davide, il vero nome di Sfera. Buona lettura!

Pianola Bontempi
Dalla prima immagine che mi proponi appare evidente l’immenso spessore culturale dal quale stanno per essere travolti i lettori. La tastierina Bontempi, come tutti sanno, non è un giocattolo ne uno strumento musicale, è oggetto di culto. Tra i miei coetanei chiunque abbia pensato di avvicinarsi in qualunque misura al mondo della musica, ha per prima cosa poggiato le proprie dita su questo dispositivo icona degli anni ’90. Durante le scuole medie, con il mio primo gruppo rap i “Dingo” abbiamo inciso una musicassetta dal titolo “Bingo”. I brani vennero interamente cantati sui ritmi pazzeschi disponibili all’interno della tastiera… Bontempi? Bei tempi“.
Il Rap
“Commento questa immagine con una citazione che anticipa l’ultima parte del nostro scambio: “Il rap per me è dire cose che non credi su una musica non tua…”. Faccio parte di quella generazione di rappers cresciuti con il mito di Tupac e Notorious ma che allo stesso tempo teneva a precisare il fatto che da questo lato dell’oceano (passando per lo Stretto di Gibilterra e proseguendo un po’) si facesse qualcosa di diverso. Ricordo un amico più grande di me che, il giorno in cui ci siamo conosciuti, mi chiese se mi considerassi east o west coast. Si trattava di un test, voleva sapere se prendessi seriamente questa cosa del rap o se facessi parte dei tanti ragazzini montati che per scimmiottare gli americani aderivano alla carnevalata di cui siamo stati testimoni. Risposi che non badavo a queste cose”

Il Mito Della Caverna di Platone
“Il mito della caverna di Platone è l’argomento che tratto nel primo brano del mio disco “Volevo avesse un altro titolo”. Il pezzo si intitola “C’era una volta un uomo nella caverna di Platone”. In realtà ho scritto il testo senza pormi riferimenti, una volta concluso mi sono accorto di quanto le tematiche fossero affini e ho pensato di proporre questa associazione per chiarire ulteriormente il senso della canzone. Spero che il mio professore di filosofia del liceo non abbia nulla in contrario“.

Albe Ok e Dema
“Il 2009 è stato un anno emozionante. Io ed il mio vecchio socio Dema, al quale devo molto artisticamente, facevamo parte del collettivo, coordinato da dj Kamo (a.k.a. mollalo) “Full Clip Team” assieme anche ad Albe Ok, con il quale da tempo condivido il palco ed un legame di amicizia. Durante quell’ anno Albe Ok e Dema anno lavorato ad uno dei progetti a mio avviso più interessanti mai usciti da Genova “Grezzo”. In ogni traccia del disco era presente un ospite proveniente da una città diversa, alcuni nomi già piuttosto noti, altri lo sarebbero diventati in seguito: Clementino, Shade, Fedez, Pula+, Tormento a.k.a. Yoshi, Noema, Midaikita, Jesto, Ape, Asher Kuno, Canebullo, Fiori Del Male, Gamma, Hego, Dj Kamo, Lefty, Palla & Lana, Pensie, Valentini, Tempoperso e ovviamente io. Le tracce si possono ancora ascoltare su Youtube al link di cui parlavo nella prima risposta.
Se sei andato a cercare il link nella prima risposta sappi che stavo scherzando, scrivi “Albe Ok Dema Grezzo” nella ricerca di Youtube”.

Volevo Avesse Un Altro Titolo
“Questa copertina, il cui riferimento al Piccolo Principe penso sia lampante, è frutto di una collaborazione tra i miei grafici preferiti: Albe Ok e Federico Merlo. La fotografia, scelta tra gli scarti del set, è stata fatta dal mio più grande amico Pernart. “Volevo avesse un altro titolo” è ad oggi il punto focale del mio percorso artistico, il momento in cui ho raccolto le idee, valorizzato gli avanzi, concretizzato i pensieri, collaborato per la prima volta con Demo allo Studio Ostile, è stato la fine di un ciclo, l’inizio di un altro, il mio ritorno, la mia andata, lo strumento con il quale esternare questioni lasciate in sospeso. Se qualcuno fosse curioso di ascoltarlo può trovarlo in freedownload su www.studioostile.it“.
“Il mio parere a riguardo non è opinabile, Dargen D’amico è un fottuto genio, la sua poesia è talmente elevata da potersi permettere cadute di stile di qualunque genere. Moltissimi amici, nemici e colleghi non condividono questo mio pensiero, è certo che per apprezzare un testo come “Arrivi stai comodo e te ne vai” un primo ascolto non sia sufficiente. Approfitto dell’occasione per invitare tutti i lettori alla serata organizzata da Green Greed: sabato 14 settembre, presso il l.s.o.a. Buridda di Genova, io e Albe Ok apriremo il concerto di Dargen. Prima di noi sul palco ci saranno Blazers Crüe e Radici Urbane. Il costo d’ingresso è 5euro e dentro si limona sicuro”.