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Nel 2015 a Genova abbiamo avuto il piacere di poter ammirare i serpenti più velenosi del mondo con la mostra SNAKES. Quest’anno invece il Museo di Storia Naturale Giacomo Doria di Genova ci offre la possibilità di vedere i più grandi ragni che con le loro otto zampe calcano il nostro pianeta. Ma non solo, perché nei terrari di SPIDERS ospiti speciali sono anche scolopendre e scorpioni.

La mostra SPIDERS, che ha aperto i battenti a Genova il 3 febbraio, è frutto della collaborazione tra il nostro museo – menzione speciale va a Giuliano Doria che cura il settore espositivo permanente ma anche, le mostre temporanee come questa -, e Spiders Nest, un nuovo ramo dell’azienda slovena Reptiles Nest, che portò in mostra i serpenti l’anno scorso.

Questa volta insieme ad Ales Mlinar, fondatore della società, faccio anche la conoscenza di Sašo Čotar, che sei mesi prima del nostro incontro aveva deciso di mollare il corpo di polizia sloveno per dedicarsi unicamente a quello che lo rendeva veramente felice: i ragni. La passione per gli aracnidi da hobby (Sašo possedeva una collezione privata di più di 200 esemplari) diviene il suo lavoro, facendo nascere con l’aiuto di Ales Milnar, Spiders Nest.

Come l’anno precedente, il Virgilio che mi accompagna nel mondo degli artropodi è Gerardo Sarno, pronto a darmi un visione della mostra a 360° su tutto quello che ruota attorno al mondo di queste creature.

La mostra è composta di ben 60 terrari; di questi, 47 sono occupati da migalomorfi, per essere più precisi da esponenti della famiglia dei terafosidi, meglio conosciuti come tarantole. Questo nome volgare deriva dalla Lycosa tarantula o ragno lupo, un particolare ragno non imparentato con i terafosidi. Anticamente si credeva che il suo morso provocasse grande dolore e che per sopravvivere al suo veleno bisognasse sudare molto: da qui nascono le danze della tarantella e la pizzica, che si accomunano appunto in modo errato a questi ragni.

In mostra non troviamo ragni mortali per l’uomo, infatti la rassegna è incentrata sugli esemplari di grandi dimensioni. Per questo non poteva mancare il portabandiera dei ragni giganti, il Teraphosa blondie, o ragno golia, il cui maschio può arrivare a pesare un etto e mezzo, mentre le femmine, ben più grosse, arrivano fino ai tre etti e mezzo. I veri pesi massimi del mondo degli aracnidi, sono anche tra quelli più lunghi: hanno infatti una leg span che può arrivare ai 34 centimetri (la leg span è l’unità di misura con cui si misurano i ragni, e si calcola partendo dall’estremità di una zampa anteriore, fino ad arrivare all’estremità della zampa posteriore del lato opposto). Ragni di queste dimensioni possono cibarsi anche di piccoli vertebrati come roditori e volatili.

In mostra troviamo anche ragni veramente rari, per cui qualche terrarista potrebbe fare follie, come ad esempio la tarantola ornamentale di Gooty o Poecilotheria metallica. Gooty, contrariamente a ciò che si potrebbe immaginare, non è il nome di chi ha scoperto questo ragno, ma una stazione indiana: solo in un raggio di 90 km² da questa stazione è possibile trovare il ragno in questione.

Tutti gli animali in mostra possono essere commerciati, ma il prezzo il loro prezzo arriva fino ai 1000 euro a esemplare. Se volete proprio aggiungere alla vostra collezione un animale così raro e affascinante, prestate molta attenzione al suo morso: i suoi cheliceri (parti dell’apparato boccale) possono iniettarvi una potente tossina con componenti neuro e citotossici in grado di provocare ulcere e danni ai tessuti interni.

In mostra troviamo anche un ragno molto curioso, l’Aphonopelma seemanii. Forse il regista Sam Raimi si è ispirato proprio a lui per le ragnatele che il suo Spider-Man spara naturalmente dai polsi, infatti questo ragno può produrre la seta anche dai tarsi delle zampe anteriori tramite delle particolari filiere, che di norma nei ragni si trovano solo nella parte posteriore dell’opistosoma, la parte posteriore del corpo dei chelicerati.

Perché questo ragno ha tale curiosa modificazione? Essendo un grande camminatore ama restare sempre vigile e sapere a cosa va incontro: per questo lancia le sue ragnatele in giro sul terreno, per poter capire tramite le vibrazioni cosa lo attende nelle immediate vicinanze. Un comportamento quanto mai necessario, dato che, nonostante i loro otto ocelli (organi preposti alla visione), i ragni in mostra non hanno una buona vista, essendo animali prevalentemente notturni.

Un altro gigante della mostra è il Brachypelma smithi, uno dei ragni preferiti dagli appassionati, che qui in Italia devono fare i conti con leggi poco chiare in materia di “adozioni”. Parentesi giuridica: nel 1996 la Legge 151 recava una lista degli animali esotici che non si potevano tenere come animali da compagnia, lista che non conteneva però tutti gli organismi invertebrati. Per ovviare al problema, nel 2003, venne varata la Legge 213 sugli aracnidi pericolosi, che aveva però la falla di non prevedere un vera lista degli aracnidi pericolosi. In Italia quindi giudicare se un animale è pericoloso o meno è cosa soggettiva e arbitraria, tanto che generalmente nei controlli viene usata una lista ufficiosa, che aiuta almeno a identificare le specie che è meglio non tenere per evitare problemi con la legge.

In mostra però, come anticipato, non ci sono solo ragni, ma anche tre specie differenti di scolopendre e diversi scorpioni, che nei loro bei terrari si trovano anche in coppie, poiché a differenza dei ragni, non sono cannibali.

Tra le 10 specie di scorpioni presenti, troviamo ancora dei veri e propri giganti, come Heterometrus swammerdamii, anche conosciuto come scorpione gigante delle foreste, che può raggiungere in 25 centimetri di lunghezza, questo animale rimane solo leggermente tossico per l’uomo, infatti preferisce, anche per cacciare, sfruttare la sua forza fisica. Qui si apre un’interessante parentesi “gourmet“, infatti questo scorpione, come anche molti ragni, nei paesi asiatici è molto consumato come pietanza. Presto o tardi anche noi occidentali dovremo imparare a cibarci di queste creature molto nutrienti. E non preoccupatevi per il sapore: Gerardo che da questa cucina c’è già passato,  giura che questi scorpioni sanno di gambero piccante.

Passando alle scolopendre, appartenenti alla classe dei chilopodi (volgarmente detti centopiedi), in mostra troviamo la scolopendra gigantea, tipica della Malesia e del Perù, dove si sono registrati esemplari di mezzo metro di lunghezza.

Le scolopendre sono gli animali potenzialmente più pericolosi per l’uomo nei terrari di SPIDERS: sono molto temerarie e non badano troppo alle dimensioni dell’avversario di turno. Questi organismi non hanno mai visto cambiare il loro habitat, per questo si sono mantenuti identici a come erano nell’Ordoviciano (il secondo periodo dell’era paleozoica), così come il loro veleno, che in origine serviva a uccidere prede ben più grandi di quelle attuali, che comunque spaziano da roditori e altri piccoli mammiferi, fino a uccelli e ragni.

Se volete quindi saperne di più su filiere, cheliceri, pedipalpi e forcipule non perdete altro tempo e volate al museo Doria, che ancora una volta ci offre l’opportunità di confrontarci con animali spesso bistrattati e demonizzati. Nel clima silenzioso e rispettoso in cui giustamente sono immersi i ragni più grandi al mondo (e altre creature leggendarie), sicuramente oltre a provare un pizzico di soggezione, resterete di certo molto affascinati dalla loro maestosità.

Info

Mostra SPIDERS – I ragni più grandi al mondo

Dove: Museo Civico di Storia Naturale “Giacomo Doria“, via Brigata Liguria 9, Genova.

Quando: dal 3 febbraio al 5 giugno 2016, da martedì a venerdì dalle ore 10 alle 18, sabato e domenica dalle ore 10 alle 19; lunedì chiuso.

Prezzi: ingresso intero 8€ (mostra+Museo 11€), ridotto (tra i 3 e i 14 anni, over 65, accompagnatori di persone disabili, studenti in visita scolastica e componenti di gruppi superiori a 20 unità) a 4€ (mostra + Museo 7€), entrata solo mostra per le scuole 3€ a studente. Esponendo il biglietto di “SPIDERS” sarà possibile visitare il museo con biglietto ridotto fino al 5 giugno.

Altre info e prenotazioni: pagina Facebook, / cell. 334 8053212.

SPIDERS: nella teca dei ragni giganti ultima modifica: 2016-02-23T13:32:39+00:00 da Filippo Schiavone