Siete stufi dei soliti animali visti e rivisti? La savana riproposta centinaia di volte nei documentari comincia a starvi stretta? Non preoccupatevi, YURY quark vi mostra le specie animali più strane, che per il loro aspetto insolito sembrano addirittura aliene, provenienti da pianeti lontani o dimensioni parallele. Cosa c’entrano Avatar, Matrix e Star Wars con il regno animale?
Se credete di aver già visto tutti gli insetti più strani, e se antenne, tenaglie e zampe pelose non vi impressionano più, ecco a voi la famiglia dei Membracidi, insetti dalle forme più disparate e incredibili, tanto che talvolta si è dubitato anche che fossero reali, magari allettati dalla possibilità che fossero alieni, o almeno di origine extraterrestre.
Le sembianze strane e quasi irreali di questi insetti sono ancora una volta frutto di un fine mimetismo criptico (ve ne abbiamo già parlato mesi fa), dote che riesce a far confondere noi e gli altri animali che scambiamo spesso le loro protuberanze corporee con diverse parti di vegetali come spine, foglie e bacche. Strani sì, e anche molto, ma piuttosto piccini: questi organismi non superano mai le dimensioni di 2 cm.
Degno del film Alien è invece sicuramente il mostruoso Bobbit worm, Eunice aphroditois, pericoloso polichete marino. Già in passato, a proposito di vermi, vi abbiamo parlato di penis fencing ed ermafroditismo. Questa volta si tratta invece di un vorace predatore che seppellisce il proprio corpo sul fondale marino per poi setacciare l’ambiente circostante e captare le prede tramite cinque antenne sensoriali. I malcapitati che passano nelle vicinanze del Bobbit worm, come pesci, crostacei o molluschi, vengono aggrediti con uno scatto repentino e trafitti da denti affilatissimi. Questo strano abitante dei fondali marini può anche raggiungere dimensioni vicine ai 3 metri e nonostante sia un abile cacciatore predilige una dieta onnivora.
Il film Avatar vi ha appassionato con la sua fauna luminescente? Negli abissi dei nostri oceani troviamo quelle che, a prima vista, potrebbero essere abitanti di Pandora o incredibili organismi fluttuanti nello spazio profondo: gli Ctenofori: a prima vista possono essere confuse con le medusa, ma sono un phylum a sé stante di organismi filtratori o predatori.
Il loro nome deriva dagli cteni, particolari organi adatti alla locomozione. Solitamente gli ctenofori ne hanno otto che, muovendosi simultaneamente, fanno volteggiare questi animali come navi spaziali nelle profondità degli abissi (ricordate le sentinelle di Matrix?).
Le forme degli ctenofori possono essere diverse, da quelle nastriformi a quelle sacciformi tentacolate, affascinanti anche per le loro particolare bioluminescenza, che gli permette di brillare nell’oscurità.
Fino a ora abbiamo parlato d’invertebrati, ma esistono anche mammiferi che sembrano provenire da qualche luna lontana, come ad esempio l’aye aye, Daubentonia madagascariensis, che vive in Madagascar e che è l’unico rappresentate del suo genere.
Questo particolare animale, che ricorda un incrocio tra il maestro Yoda di Star Wars e un lemure, non supera i 90 cm di altezza; è una specie arboricola notturna, infatti spende le ore diurne a oziare nelle tane ricavate da tronchi cavi, mentre la notte percorre chilometri alla ricerca di cibo.
La dieta dell’aye aye è onnivora, ma ha specializzato un dito medio estremamente lungo, sino a tre volte rispetto alle altre, che usa per fare un accurato scanning dei tronchi, battendolo contro la corteccia per cercarvi le cavità, tane delle succose larve di cui si nutre, per poi pescarle con questo incredibile ditone degno di E.T., con cui non esiterà, in caso lo molestiate, a farvi un gestaccio.