È passato parecchio tempo da quando Summer Card e offerte simili sono state soppiantate dai servizi di messaggistica online. Da allora sono nate numerose app, su cui regna sovrana (per ora) Whatsapp. Tra le rivali spicca Telegram, migliore sotto molti aspetti e in ascesa costante.

Il rischio di finire il credito o esaurire i messaggi inclusi nella tariffa mensile non lo si corre più. Dai tempi di MSN Messenger in poi abbiamo vissuto una vera rivoluzione. La comunicazione istantanea ha profondamente cambiato le nostre vite, permettendoci di sentire vicini anche gli amici che, per lavoro o studio, sono dall’altra parte del mondo. Suona come una banalità: solo perché ormai siamo abituati a questo modo di comunicare, lo diamo spesso per scontato e non ne possiamo fare a meno.

Esempio inequivocabile di quanto l’instant messaging sia diventato irrinunciabile si è avuto il 22 febbraio 2014. A seguito di un problema tecnico, Whatsapp va offline per qualche ora. Per “puro caso” tutto ciò accade il giorno dopo la sua acquisizione da parte di Facebook, per la (modica) cifra di diciannove miliardi di dollari.

Nel lasso di tempo in cui Whatsapp resta offline, milioni di utenti scaricano quella che sembra una soluzione temporanea. Telegram. Molto più di un surrogato d’emergenza.

Telegram è, sotto moltissimi aspetti, molto più performante e più ricco di funzioni del Whatsapp targato Zuckerberg. Anche per questo sta conoscendo un nuovo momento di ribalta, senza l’ausilio di alcun guasto tecnico del concorrente.

Telegram: un’app di messaggistica

Colori a parte (Telegram è azzurro e Whatsapp è verde) l’aspetto delle due app è praticamente identico, come identiche sono le funzioni di gruppi, messaggi broadcast e messaggi audio.

A differenza di Whatsapp, Telegram consente di ricevere e inviare messaggi indipendentemente dal dispositivo in uso. Può essere usato sia da smartphone e tablet che da computer, tramite browser web o l’applicazione desktop. Vero è che da qualche tempo gli utenti Android e IOS possono accedere alle proprie chat Whatsapp tramite browser, ma non si è mai sentito parlare di applicazione per desktop o tablet ad hoc.

Telegram permette di inviare non solo foto ma file di qualsiasi formato. Sono supportate anche le gif animate e si possono condividere sia le immagini salvate nella memoria del telefono sia quelle trovate online, senza aver bisogno di abbandonare l’app.

Tra le altre pratiche e divertenti funzioni c’è la possibilità di rispondere a singoli messaggi all’interno delle chat di gruppo (strumento utilissimo per quelle particolarmente affollate), di aggiungere pacchetti gratuiti di sticker raffiguranti personaggi famosi o storici (oltre alle classiche emoticon), di creare messaggi e chat che si “auto-distruggono” dopo un intervallo di tempo stabilito dall’utente.

Il nome utente

Su Whatsapp, se non avete più piacere di tenervi in contatto con qualcuno, avete la possibilità di bloccarlo. Purtroppo però, questa persona avrà comunque il vostro numero a disposizione, quindi potrà chiamarvi o inviarvi sms. Tutto ciò è evitabile su Telegram, associando al proprio account un nome utente. Potrete dunque mettervi in contatto con chiunque abbia scaricato l’app senza per forza fornire il vostro numero di telefono. Il nome utente è ancora più utile all’interno dei gruppi, dove è possibile taggare direttamente l’amico o l’amica a cui ci si sta rivolgendo.

Privacy e sicurezza

A differenza di Whatsapp i messaggi Telegram sono criptati, quindi più sicuri. In più, gli sviluppatori interessati ad integrare il servizio in un proprio progetto hanno gratuitamente a disposizione un’Api open.

Telegram è gratis, per tutte le piattaforme. E non è di proprietà di una società per azioni.

Senza voler alimentare teorie complottiste al limite del paranoico (chi mai potrebbe essere interessato a spiarci? Non siamo agenti segreti! E se lo fossimo non useremmo Whatsapp!) bisogna ricordarsi che Facebook ha già a disposizione moltissime informazioni su tutti i suoi iscritti.

Principalmente perché gliele abbiamo fornite noi stessi, magari non prestando abbastanza attenzione nell’impostare correttamente le preferenze della privacy. Grazie all’acquisto di Whatsapp, Zuckerberg si è assicurato di togliere dal mercato un concorrente al proprio Facebook Messenger e al tempo stesso di acquisire i nostri numeri di telefono.

La riservatezza sembra una cosa superflua, visto che condividiamo spontaneamente quasi tutta la nostra vita sui tanti, forse troppi, social network.

La mancanza di attenzione alla nostra privacy è il motivo principale per cui le compagnie telefoniche ci chiamano all’ora di cena per venderci la “superofferta” del momento, pratica aggressiva e fastidiosissima.

Lunga vita a Telegram

Telegram è migliore di Whatsapp? La risposta è sì.

Anche se la protezione della vostra privacy non fosse tra le vostre preoccupazioni, vi suggerisco di “passare a Telegram” in ogni caso.

Le molteplici funzioni lo rendono un servizio di messaggistica più completo e utile, l’esistenza della versione desktop e la possibilità di condividere qualsiasi tipo di file sono ideali per utilizzarlo anche per lo studio e il lavoro. Le chat “segrete” con messaggi che si auto-cancellano sono perfette per organizzare feste e regali a sorpresa. Ogni singolo aspetto di Telegram è uguale o migliore rispetto all’equivalente di Whatsapp.

Come nel caso di Ello, non dobbiamo avere paura di lasciare la strada vecchia per quella nuova, il numero degli utenti Telegram è in continua crescita, grazie al passaparola. Una volta iscritti troverete che già molti amici hanno iniziato e continuano a usarlo.

Il passaggio drastico non è la migliore delle soluzioni, scaricate Telegram senza cancellare Whatsapp, dategli un’occasione. Giorno dopo giorno, il paragone vi convincerà che è stata una buona idea.

 

 

La seconda ribalta di Telegram, il nemico numero 1 di Whatsapp ultima modifica: 2015-09-18T17:55:22+00:00 da Andrea Romani