La prima stagione di The Affair, controversa serie di Showtime, ha ricevuto il plauso di critica e pubblico. La sceneggiatura della seconda stagione però ha subito una svolta del tutto inaspettata, lasciando piacevolmente stupiti.

Siete in cerca di un buon serial drammatico? Vi piacciono le trame corpose e i dialoghi fitti? Allora The Affair fa per voi. Creata da Sarah Treem e Hagai Levi (reduci dal successo di In Treatment, su HBO) e prodotta da Showtime, già con la prima stagione si è aggiudicata il Golden Globe 2015 per Best Television Series – Drama e Best Actress – Television Series (Ruth Wilson), con merito: brillante, verosimile, popolata da personaggi con profili psicologici complessi e fortemente empatici. Sulla seconda stagione potevano esserci dei dubbi, ma i forti cambiamenti portati a trama e struttura hanno aumentato suspence e coinvolgimento.

La trama di The Affair in breve

Alison (Ruth Wilson), ex infermiera sposata ad un allevatore di cavalli (Joshua Jackson), lavora in una tavola calda a Montauk (Long Island) dove un giorno incontra Noah (Dominic West), SHOW_42_34_35_1.epsscrittore-insegnante in vacanza con moglie (Maura Tierney) e figli presso i suoceri, ricchi e borghesi. I due, entrambi alla deriva, iniziano a frequentarsi e a riscoprire sè stessi nel rapporto con l’altro, fino ad innamorarsi, ma alla fine dell’estate vengono posti di fronte ad una decisione: continuare la loro relazione segreta nonostante le rispettive famiglie o troncare tutto? O ancora, rivoluzionare le loro vite e cercare una nuova strada insieme?

Il segreto del successo di The Affair è il format. Ogni episodio mostra sia il punto di vista di Alison che quello di Noah, la storia ed il suo svilupparsi assumono sfaccettature e significati diversi a seconda di chi è a raccontarli. Tutto cambia, daai fatti sostanziali (chi punta la pistola, chi fa la prima mossa), al look e al carattere dei personaggi: Alison, per Noah, è una dolce tentatrice, ma quando è lei a rappresentarsi la sua personalità è ben diversa. E così vicendevolmente, in un turbine pirandelliano. L’analisi dei comportamenti dei protagonisti che la sceneggiatura offre ci porta nel cuore delle loro comunissime vite, piene di problemi e dubbi che tutti possono avere. Da qui nasce il trasporto dello spettatore: è facile condividere le angosce di Alison per il rapporto con la madre, o la frustrazione di Noah di fronte al proprio lavoro mal retribuito.

La seconda stagione

Nella seconda stagione tuttavia avviene un ulteriore cambiamento: lo sviluppo della trama porta a necessità differenti. Mentre il primo capitolo era interamente incentrato sulla relazione clandestina fra Noah ed Alison, la seconda sposta il focus sul processo di separazione dai relativi coniugi, cambiando continuamente le contrapposizioni di coppia (a Noah/Alison si aggiungono Noah/Helen ed Alison/Cole). In quest’ottica vengono affrontate tematiche inedite: se le prima stagione sviscerava le implicazioni psicologiche e morali del tradimento, la successiva punta lo sguardo sulla perdita dell’amato e ciò che ne segue, oltre che le difficoltà legali ed economiche e l’impatto sociale di un fallimento matrimoniale.

La seconda stagione mantiene le promesse: The Affair è una serie ben scritta e ben strutturata, con la giusta dose di mistero e appeal estetico, mirata a far identificare il più possibile lo spettatore, perché niente è più interessante della vita quotidiana.

The Affair: amore, tradimento, gelosia ultima modifica: 2015-11-17T18:23:03+00:00 da Margherita Basso