Un’altra stagione di The Walking Dead si è conclusa: per la sesta volta ci tocca stare con il fiato sospeso fino al prossimo autunno. Il finale ci ha riservato l’ennesimo dubbio con cui dibattere per i prossimi mesi: quale personaggio è stato ucciso da Negan? Aspettando la risposta a ottobre, possiamo però appassionarci allo spin-off Fear The Walking Dead

Va bene, c’era da aspettarselo dopo i finali di stagione a cui siamo stati abituati. Ma anche la puntata finale della sesta stagione di The Walking Dead lascia un interrogativo pesantissimo: chi diavolo è stato ucciso da Negan?

Dopo aver aspettato a lungo l’ingresso in scena di quest’ultimo, il cattivissimo di turno, Kirkman e company decidono di presentarcelo alla fine della puntata, con un monologo violento e minaccioso ma soprattutto con una promessa. Per vendicare la morte dei suoi uomini, inflitta dai nostri spietati sopravvissuti, dovrà uccidere uno di loro.

Le teorie sul finale della sesta stagione

Sul web le speculazioni non mancano, c’è addirittura chi si ostina a sostenere che non importa chi sia morto, tanto tutta la storia è un sogno di Rick durante il coma (mindblow, eh?!?).

Chi conosce Kirkman e la sua mente sadica sa bene che solitamente, quando sofferma l’attenzione su un personaggio altrimenti marginale, sta per succedergli qualcosa di brutto (ricordate la dolce Denise che decide di aprirsi a Daryl e raccontare la storia della sua famiglia?).

Escludo che i creatori di The Walking Dead abbiano deciso di convertirsi alla strana religione professata da George R.R. Martin, secondo cui ogni protagonista va eliminato in un modo cruentissimo a un certo punto della storia. Non avrebbe tanto senso se avessero fatto fuori nessuno dei personaggi principali. Non mi uccidete Daryl perchè mi trasformo in Kathy Bates in Misery non deve morire.

L’ipotesi più calzante, seguendo questo ragionamento, è che a schiattare sia stato Abraham o Eugene. Il primo aveva appena preso due grandi decisioni: non solo ha mollato Rosita (pazzo!) ma ha anche deciso di essere innamorato di Sasha e di voler avere un figlio da lei. Immaginate che bel dramma possono imbastire, sulla morte di un personaggio simile e sul rapporto conflittuale tra le due donne.

D’altro canto Eugene si è rivelato molto coraggioso nelle ultime puntate della serie, riuscendo finalmente a farsi rispettare dal resto dei sopravvissuti. Un po’ troppe gioie, non credete?

Lo spin-off: Fear The Walking Dead

Di fatto possiamo farci tutte le seghe mentali da nerd che vogliamo, la realtà resta una sola, per scoprirlo dobbiamo aspettare fino a ottobre. Oppure, se non avete voglia di viaggiare con la fantasia, quest’estate potete rimanere in contatto con il mondo dei vaganti: è infatti finalmente uscito anche in Italia Fear The Walking Dead, lo spin-off della serie.

Ambientata in una caotica Los Angeles, racconta la storia di una famiglia nei primi giorni di diffusione del virus, che nella serie originale era stata liquidata con qualche espediente di montaggio. Potremo quindi vedere come la società ha reagito, la rabbia e le domande che scaturiscono dalla perdita totale di ogni certezza.

Il ricambio di personaggi è azzeccato: passiamo da un gruppo di stramboidi mal assortito a una famiglia tradizionale, regolata da affetto e valori molto diversi da quelli che legano il gruppo di Rick.

Il primo ad accorgersi della non comune presenza di tipi strani che mangiano la gente è Nick, un diciottenne con problemi di droga, che inizialmente non viene preso sul serio. Oltre al piccolo ostacolo dell’apocalisse zombie, si ritrova a dover affrontare la disintossicazione. Povero caro.

La madre di Nick (Madison), consulente scolastica, é fidanzata con tale Travis, che ha anche un’ex-moglie e un figlio da salvare, oltre a Madison, Nick e la sua coraggiosa sorella adolescente Alicia. Fear the Walking Dead è perfetta per i nostalgici degli albori della serie, per chi sente la mancanza di personaggi che ancora si spaventano per un paio di zombie vaganti e che non sanno come comportarsi di fronte a un altro uomo disposto a tutto per sopravvivere.

Perché quello a cui ci ha abituati TWD è la perdita totale di ogni contatto con la civiltà, la trasformazione di un virtuoso poliziotto di Atlanta nel piu spietato anti-eroe della tv (no va bene, Walter White è più cattivo).

Come è evidente da alcune stagioni, i veri nemici dei nostri protagonisti non sono gli stupidi zombie, ma gli uomini e le donne che incontrano durante il loro viaggio verso la salvezza.

Grazie a Fear The Walking Dead possiamo tornare indietro nel tempo e goderci l’apocalisse zombie da un punto di vista totalmente diverso. Potrebbe rivelarsi interessante vedere come un gruppo di persone lontano da quello comandato da Mr. Grimes porti a una visione della società meno animale e violenta, o se Kirkman voglia solo ribadire il concetto: una volta che il sistema crolla, non ci sono più regole.

The Walking Dead 6: come superare un altro cliffhanger a fine stagione ultima modifica: 2016-04-13T17:09:07+00:00 da Giulia Rocca