Un luogo sommerso nella natura, apparentemente tranquillo, abitato da gente misteriosa e dal quale è impossibile scappare. Vi è venuto in mente qualcosa? Se sì, vi sbagliate, non è come pensate. Stiamo parlando di Wayward Pines, la nuova mini serie da 10 puntate trasmessa dal 14 maggio da Fox. Può sembrare poco originale, ma vediamo invece perché è molto promettente.
Un misterioso festival di riferimenti. Così si potrebbe definire Wayward Pines. Tuttavia, l’atto di prendere spunto o citare altri progetti non ha sempre un’accezione negativa: se il prodotto è valido, tutto il resto può passare in secondo piano e analizzato in maniera diversa. Si tratta quindi del caso di questo nuovo programma, che dopo cinque episodi sta cercando di conquistare pubblico e critica. Ma partiamo dalla trama: Matt Dillon (Rusty il selvaggio, Drugstore Cowboy, Da morire, Crash) interpreta Ethan Burke, un agente del Servizio Segreto americano in ricerca di due agenti federali scomparsi. Dopo un incidente stradale, si risveglia nelle vicinanze dell’idillica località di Wayward Pines in Idaho, ma più passa il tempo e più si accorge che la gente del luogo è tanto strana quanto misteriosa e che, cosa più’ importante, gli è impossibile uscire dalla cittadina. Il suo compito quindi diventa scoprire cosa o chi lo ha portato in quel luogo e cosa o chi gli impedisce di abbandonarlo. Matt Dillon ha già dimostrato di essere portato per il drama, e l’interpretazione in Crash ne è la prova: in questo show continua a non deludere le aspettative. Nel cast troviamo anche partecipazioni di un certo livello come quelle di Juliette Lewis (Cape Fear, Assassini Nati, Dal tramonto all’alba), Terrence Howard (Crash, Hustle & Flow, Empire), Carla Gugino (Spy Kids, Watchmen, Sucker Punch) e la sensazionale Melissa Leo (21 grammi, Frozen River, The Fighter [Oscar Miglior Attrice 2011]).
Un particolare che rende molto attrattivo il nuovo show della Fox è sicuramente la regia: M. Night Shyamalan (Il sesto senso, The Village, The Happening), oltre a curare la serie ed esserne produttore esecutivo, ha diretto l’episodio pilota, che sicuramente rimane fino ad ora il migliore di tutti quelli trasmessi. Al team della direzione delle puntate si uniscono per ora Charlotte Sieling (The Killing, Homeland), Zal Batmanglij (Sound of My Voice, The East) e il veterano James Foley (Who’s That Girl?, Un giorno da ricordare, Confidence, Twin Peaks, House of Cards).
I riferimenti ad altre opere o prodotti già conosciuti del piccolo schermo partono dalla sceneggiatura: Wayward Pines prende spunto dalla trilogia omonima di romanzi scritta da Blake Crouch, il quale ha ammesso di essersi ispirato alla famosa cittadina della serie Twin Peaks per le ambientazioni dei suoi libri. In effetti, da quando si è iniziato a parlare di questo programma (molto tempo prima che venisse trasmesso) lo si è puntualmente paragonato alla famosa creazione televisiva di David Lynch. Tuttavia, il mistero legato alla persone del luogo e la cittadina isolata persa nelle montagne sono gli unici due punti in comune che Wayward Pines condivide con Twin Peaks.
Invece, si possono rinvenire similitudini più marcate con altre serie televisive recenti o del passato. Per esempio, troviamo lo stesso concetto di comunità “imprigionata” presente in Under the Dome, o la stessa situazione di reclusione in un luogo sconosciuto e di impotenza nel tentativo di fuggirci che vive Numero 6, il protagonista della famosa serie britannica degli anni sessanta Il prigioniero. Però, su tutti, spicca il forte riferimento a Lost: l’ambientazione, il mistero, il thrilling e i temi trattati negli ultimi episodi trasmessi di Wayward Pines sembrano volersi ispirare alla mitica serie creata da J.J. Abrams. La prova più emblematica è la sequenza iniziale dell’episodio pilota, riprodotta in maniera pressoché identica nell’apertura della prima puntata della nuova serie della Fox. Una similitudine più evidente è difficile da scovare, ma forse si tratta di un semplice tributo alla serie che ha marcato l’inizio della NewGen di TV Shows prodottasi in questi ultimi dieci anni. In conclusione, Wayward Pines si presenta come un promettente prodotto dove una trama interessante, un cast di alto livello e una regia accattivante formano la giusta composizione di elementi per una serie di successo. Se poi ci vogliamo aggiungere le giuste citazioni, le probabilità di trionfo sono maggiori.
Il trailer di Wayward Pines
Ecco il trailer della nuova serie tv della Fox. Guarda e commenta!
http://www.youtube.com/watch?v=QmFPf7I0Jlc